giovedì 14 luglio 2011
Filologia italiana - Lezione II, Schema
1) Spazio linguistico
Testi Anteriori di sprazzo volgare:
- Iscrizioni Pompei I sec d. C.
- Petronio, Satyricon I sec
- Appendix Probi II- III sec. d.C. (277 parole)
- Formulae Marcufi (700 d. c)
2) Passaggio latino-volgare (alto medioevo) --- disgregazione spazio linguistico latino e aggregazione di nuovi spazi linguistici romanzi
- Riforma carolingia : Concilio di Magonza e Concilio di Tours - 813 Aurelio ROncaglia
3) introdurre cosa si intenda con "diglossia"
*) Ferguson WWW Incertezza
*) Ludtke : dice che la diglossia si distingue dal
monolinguismo per le "varietà" morfologiche, e dal
bilinguismo per l'identità unitaria fonetica (unità di
pronuncia). Quindi per lui la diglossia terminerebbe
con la riforma Carolinga, la quale porta al bilinguismo
(poichè impone una pronuncia scolastica)- quindi si
colloca tra il III e il IX sec.
*) Roger Wrigth , afferma, riprendendo Ludtke, che nella diglossia esiste un'unità fonetica, ovvero il latino che troviamo era scritto in un modo, ma la pronuncia era più volgareggiante.
4) I testi:
a) Giuramento di Strasburgo - 842 Aurelio Roncaglia
b) Placiti Campani (analisi testo) - 960
c) Graffito di Commodilla (sabatini)- IX
*) Glossario di Monza (latino/ volg. - greco) X sec
d) Basilica di S. Clemente di Roma
- Giudizio particolare (Wilpert)
- Didascalie verbalizzanti di S.
Clemente (Wilpert) - Sisinnio (X-XI)
<Duritiam> dovrebbe essere ablativo invece è accusativo
<Traere> è senza "h" (Trahere)
<Carboncelle> invece di "Carboncello" con ello > elle! (o >e)
<Albertel trai> o <traite>?
<Gosmarius/is >= nominativo, oppure <Gosmari> = vocativo
<Duritiam cordis vestris, saxa traere meruistis> ovvero "A causa della durezza del vostro cuore, avete meritato di trascinare un sasso [o sassi]" con <vestris> e quindi riferito a tutti e non solo a Sisinnio (ammonimento universale che estende la vicenda di Sisinnio a tutti gli uomini - fine didattico)
ipotesi :
1) Monteverdi
2) Horrent
3) Silvio Pellegrini
4) Chiurlo
5) Ornella Castellani Polidori
6) Livio Petrucci in variante della Polidori
- Didascalia di Poggibonzi (XI)chiesa canonica di dan pietro e
san leonardo
- Iscrizione di Vercelli - cattedrale(XI)
- Didascalia descrittiva di Poitiers (XII)<<Cil cria marci e tvrna>>:, ovvero "quello gridò pietà e scappò".
- Didascalie verbalizzanti di Casale (Mella) (XI - XII- il
diritto alla decima risale al 1150) : 1) antipode, 2)
Pescatore; 3) Duello
- Didascalia di Avallon, Chiesa di Saint-Lazare; (XII-XIII)
<S. Ladre>
- Epitaffio di Giratto - XII-XIII (sarcofago) Pisa:
cornice superiore : <Biduinus maister fecit hanc
tumbam : ad dominum girattum >
cornice inferiore : <Homo che vai per via prega deo
dell'anima mia sì come tu sè ego fui sicut ego sum
tu dei essere>
v. <maister> e non "magister" -- volgarismo
V. <Sè> invece di "sè'"
E, N, V in forma romanica capitale (in entrambe)
M in foma onciale (arrotondata) (in entrambe)--- solita
mano??
-Didascalie descrittive del duomo di Monreale (Palermo)XII
Porta in bronzo; <Cain ucise frate suo abel>
<La qarentina>
- Formulae Marcufi: testo che raccoglie formule per fare documenti; il "protocol" prevede che vi siano parti in volgare. Abbiamo come esempio una formula regale per l'accoglienza degli eserciti.
- testamento per i poveri (il volgare accettato anche nella forma testamentaria - sempre decumento)- Lucca 732
- formule per la dote del matrimonio ( Conversano)XII
- Carta Marsigliese XII: Documento scritto dal priore Arresmundo sotto consenso del giudice Salusi, per mettere fine alla disputa di un confine incerto tra due proprietà. Il sistema sardo era incompatibile con il sistema notarile pisano e genovese. Sardo = <filiu>, <ispiritu>, <balaus> (dal greco) molti.
TESTI PARAGIURIICI (scripta, ovvero documento informale)
- Badia di Coltibuono(Fi) XII, accordo tra Roncione ,
Bentiguarda e Stefano cellaraio
<hce> = "che" <et> = è
- Dichiarazione di Paxia (Genova)(XII) : contenuto nel
"cartulario del notaio Cumano", è possibile sia un
documento che serva per richedere alla famiglia del
marito la restituzione della dote.
Pace > Paxa (esito ligure)
*Testi Ecclesiastici, religiosi (Ritmo Laurenziano, Ritmo *Cassinese, iscrizioni di San Clemente, Iscrizioni di Casale)
*Testi legali/giuridici (Placiti Campani)
*TEsti Sardi (Carta cagliaritana)
*TEsti paragiuridici (Dichiarazione di Paxia, Documento badia
di Coltibuono)
I "TESTIMONI" di un testo (O : originale) sono le copie parvenuteci ed esse possono variare per "sostanza" e per "forma" (le variazioni avvolte, oltre che essere per tradizione, sono anche "VAREIAZIONI D'AUTORE). Nel loro insieme i testimoni costituiscono la "TRADIZIONE" di un'opera. LA riproduzione di un Testimone unico oggi puo essere sottoforma di "EDIZIONE EMCCANICA" (fotografie dell'originaleI), EDIZIONE DIPLOMATICA(presenta solo lo scioglimento delle parole), EDIZIONE INTERPRETATIVA (completamente riadattata all'uso corrente).
Vi sono possibili "errori di forma e di sostanza".Presi due testimoni con un medesimo errore, tale errore può essere "POLIGENETIUCO, quando è indipendente tra copisti, MONOGENETICO, ovvero ereditato per copiatura".
I testimoni formanbo la "GENEALOGIA DI UN'OPERA", genealogia resa (come ipotesi) tramite lo schema detto "STEMMA CODICUM". Ecco un esempio di stemma...
O
/ \
A b
/ \
B C
Gli "ERRORI GUIDA" (ovvero gli errori che guidano il filologo) sono
- separativi peccato che le cose si complicano con il "poligenetico" e il "monogenetico"
- congiuntivi
La presenza di almeno un errore congiuntivo comune a tutti i testimoni conservati porta alla necessaria ipotizzazione di un "ARCHETIPO", copia dell'originale "O". Quindi (v. schema) se A e b hanno un errore congiuntivo, necessaria è l'aggiunta di un "x" archetipo tale che..
O
|
x x da cui derivano A e b
Si ha uno stemma "BIPARTITO" quando A e b mostrano differenze entrambe verosimili e quindi accettabili.
E' possibile pure che lcune volte la copia di un Testimonem "b" (sempre in riferimento allo chema) presenti un errore congiuntivo con A o con copie di A: in questo caso si parla di "CONTAMINAZIONE"
Le varianti di autore possono variare per 1) AGGIUNTA; 2) SOSTITUZIONE; 3)PERMUTAZIONE; 4)SOPPRESSIONE e possono essere IMMEDIATE (i riga) o TARDIVE (negli spazi non in riga). Comunque la stesura di un testo avviene in vari "STRATI", all'interno dei quali ci sono varie FASI ELABORATIVE di stesura e di correzione.
PUBBLICAZIONE DELL'EDIZIONE GENETICA
PEr riproporre e spiegare le fasi di un testo (ovvero presentare il "prima " e il "dopo" di una poesia, ovvero al rpiam stesura, poi la seconda) si è optato per il METODO IN COLONNA (perfetto epr la poesia) che mette dall'alto verso il basso la versione più antica fino a quella più moderna. Schematizzando quindi :
X A B X A B
Y oppure [X] Y[ B]
Z [X Y] Z
Esiste anche un altro metodo, ovvero il METODO LINEARE, più utile per la prosa:
- Lineare intergrale
- Lineare parziale <Testo di riferimento>
AB] AC AD NG] NX
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